venerdì 11 maggio 2012

Le belle terre aride e misteriose di Matilda di Canossa

Oggi ho fatto vari giri, scegliendo sempre percorsi meno praticati per poter godere dei panorami che vedo spesso, tutti i giorni, ma che non sempre apprezzo come dovrei.
Il giro è iniziato stamattina con mio marito per andare a rottamare la sua auto che è stata coinvolta in un incidente un paio di mesi fa, in cui lui aveva ragione, che ha danneggiato parecchio la sua auto già vecchiotta, ma che poteva ancora stare su strada per almeno un paio d'anni. Ma pazienza, nessuno si è fatto male seriamente, quindi è andata bene.


Dovendo andare in una Borgata di Canossa che si chiama "Cerezzola", ho preferito prendere una scorciatoia passando da altre borgatine come Barazzone e Trinità, proprio perchè so che ci sono dei panorami molto belli da ammirare, anche se guidando, più di tanto non si riesce a guardare, ma andando piano mi godevo meglio il viaggetto che da casa non dura più di 20 minuti.

L'antico borgo di Cerezzola, nel cuore dell’area matildica, a pochi chilometri dai castelli di Canossa e Rossena, è formato da un fitto aggregato di case rurali addossate ad una massiccia casa a torre che s'innalza a presidio dell'omonima valle, antistante la parete vulcanica di Campotrera. Per sapere di più, vi invito a visitare i siti :
 http://www.cerezzola.it/ - http://www.comune.canossa.re.it/Sezione.jsp?idSezione=105

Il primo borgo che si incontra dopo Trinità andando a Cerezzola è Selvapiana, antica località già documentata prima del Mille, ma resa celebre per aver ospitato nel 1341 il poeta Francesco Petrarca.
 Per ricordare la permanenza nelle terre matildiche di Francesco Petrarca, attorno al 1340, nel 1847, per iniziativa di alcuni gentiluomini parmensi e con il contributo della duchessa Maria Luigia, fu edificato un tempietto chiamato appunto Il Tempietto del Petrarca.

 foto dal sito : http://www.provincia.re.it/page.asp?IDCategoria=703&IDSezione=4628&ID=93774

Il Tempietto del Petrarca è ubicato in località Selvapiana nel comune di Canossa. E' raggiungibile da Ciano d'Enza risalendo la SS. 513 in direzione di Castelnovo ne' Monti e svoltando a sinistra al primo bivio.

Durante i suoi numerosi viaggi Francesco Petrarca soggiornò anche nelle suggestuve terre matildiche attorno a Canossa (nel 1341 viene segnalato ospite al Castello di Rossena). In quei tempi il poeta e scrittore aretino era stato ospite a Parma presso Azzo da Correggio quando accolse l'invito a recarsi prima nel castello di Guardasone poi a Selvapiana per riposarsi e potere scrivere in pace e armonia con la natura (completò qui il poema Africa).

 http://www.appenninoreggiano.it/database/iat/iat.nsf/sottocategorie/C2FA414365FA4E5AC1256DC10037CA0C?OpenDocument&com=Appennino%20Reggiano&

Recentemente è stato eretto sul posto un monumento a ricordo del Petrarca realizzato dalla scuola di sultura su pietra di Canossa.  

Arrivati a Cerezzola abbiamo detto addio alla vecchia Citroen, e siamo tornati a casa per l'ora di pranzo.



Nel pomeriggio, si cambia percorso. Andiamo a Puianello di Quattro Castella, a fare il passaggio di proprietà nella nuova-vecchia macchina acquistata al posto della Ctroen, e cioè una Punto usata, ma in buone condizioni.
Al ritorno, abbiamo preso la strada che da Quattro Castella passa da Bergonzano, poi Grassano, Castello di Canossa, Cerdeolo dei Coppi per raggiungere la zona del Faeto di Casina, la nostra abitazione.

A Quattro Castella, si trova la Chiesa di Sant'Antonio. La chiesa compare  dopo il 1000 come figliale della Pieve di Bibbiano. L'impianto dell'attuale edificio si deve forse ad una primitiva ristrutturazione della metà del XVI secolo (3). Una ancona della famiglia Borsiglia reca la data 1570.

 http://reggioemiliaturismo.provincia.re.it/page.asp?IDCategoria=2949&IDSezione=21401&ID=373862

Andando avanti si incontra questo edificio, una casa torre,  per me sempre molto bello, anche se abbandonato. Era un bar, trattoria -pizzeria fino a pochi anni fa, sempre affollato, soprattutto d'estate, anche perchèpoco più avanti c'è una discoteca estiva .Peccato  ! 

 Ma pare non sia (ovviamente) l'unica a notare questo "peccato", di cui ho trovato anche n articolo su internet. http://idvquattrocastella.wordpress.com/2011/03/13/il-belvedere-di-bergonzano/

Pochi chilometri dopo Il Belvedere, troviamo una chiesina piccola chiamata La Madonna della Battaglia. 
 Nel 1528 si ha notizia di alcuni miracoli avvenuti nella località in cui si trovava probabilmente una primitiva chiesetta.

Come ricorda una lapide posta nel 1971, l'oratorio rievocherebbe la vittoria ottenuta dalle truppe armate di Matilde sull'Esercito di Enrico IV re d'Italia e di Germania e Imperatore del Sacro Romano Impero, nell'ottobre del 1092, Enrico IV attacco il castello di Canossa intenzionato a sconfiggere Matilde, temibile alleata del papa. La battaglia si consumò in modo cruento e contribuì a cambiare il corso degli avvenimenti in quanto l'imperatore fu costretto dopo la sconfitta ad abdicare in favore del figlio Enrico V.

http://www.comune.re.it/IAT%5CiatRE.nsf/pagine/D4B5950B15082B20C12578BD005222A4?OpenDocument

Arriviamo a Grassano, altra Borgatina Matildica, dove si trova La Chiesa di S. Prospero di Grassano appare tra quelle possedute nel 1070 dal Marchese Bonifacio di Canossa,

 Al titolo originario di S. Prospero venne a sostituirsi, sul finire del secolo XIV, quello di S. Maria (Natività di M. V. ) che tuttora conserva.

 http://reggioemiliaturismo.provincia.re.it/page.asp?IDCategoria=2949&IDSezione=21409&ID=375026

E ora arriviamo in uno dei luogji più meravigliosi e suggestivi che mi circonda, ma anche che io abbia mai visto.
Quello che per me è il nostro cuore della nostra zona Matildica, a pochi chilometri da me. Non so perchè ma pur avendola vista davvero parecchie volte, oggi mi ha colpita più del solito. C'era un bel silenzio, un tepore primaverile, fiori selvatitici ovunque, distese di fiori rossi, e quest'aria di mistero che la contraddistingue. Qui non mi sono limitata a fermarmi e a fare delle foto dal finestrino della macchina, ma sono scesa dalla macchina, per ammirare bene tutto, scattare qualche foto, e guardare ancora fino a dove gli occhi potevano arrivare.
 Vi invito a non limitarvi a leggere e a guardare ciò che ho scritto qui, ma di cliccare sui vari link che ho messo, per poter leggere anche sui cenni storici e culturali dei luoghi e chiese che vi ho fatto vedere e visitare seguendo il mio itinerario di oggi. Ne vale la pena!









http://www.appenninoreggiano.it/database/iat/iat.nsf/sottocategorie/643A59CADF74E025C125687A0030A6F8?OpenDocument&com=Appennino%20Reggiano&

E' da tutto ciò e da molto altro ancora che io e i miei colleghi dell'Ars Canusina prendiamo ispirazione per i nostri lavori artistici.

http://matildedicanossa.galmodenareggio.it/itinerari_matildici/audioguide_1/canusina_artigianato_ispira_arte_romanica.aspx

Dopo questa lunga giornata di giri e gite "forzate" ecco cosa abbamo portato a casa ! 


1 commento: