domenica 24 aprile 2011

Tempo di rinfrescare casa e giardino

Arriva la primavera, ed arriva il momento di imbiancare la casa. Quest'anno servirebbe quasi imbiancare ogni camera, ma per ora mi sono limitata a sala e cucina, che mi hanno già dato abbastanza da fare. In solo 2 inverni di stufa a legna la sala sembra fosse diventata una buia caverna. Imbiancata, spegnatura in alcune zone, per renderla più allegra, e striscia colorata per contornare. Il più è stato come sempre ripulire e sistemare il tutto dopo. Ma è fatta! Cucina, stessa cosa, solo che invece di spugnatura mi è venuto di fare la spennellatura.











 In giardino per ora sono state piantate delle piantine, alberelli e seminato alcuni fiori. Alcuni sono spontanei e/o perenni, quindi rinascono da sè. Ma è solo l'inzio, entro l'estate sarà tutto colorato e fiorito...pazienza.....ogni cosa al suo tempo!
















domenica 3 aprile 2011

Beautiful Minds: Stephen Wiltshire

IL TRAMONTO DEL FAIETO

IL FENOMENO TRAMONTO
Tramonto è il momento in cui il Sole scompare sotto l'orizzonte verso ovest.

Il punto sull'orizzonte dal quale al tramonto transita il centro del disco solare corrisponde esattamente alla direzione dell'ovest solo nelle date degli equinozi: esso si sposta infatti, nel nostro emisfero, rispettivamente a nord-ovest nei mesi primaverili ed estivi (raggiungendo il punto più a nord al solstizio d'estate) e a sud-ovest nei mesi autunnali e invernali (analogamente, raggiungendo il punto più a sud al solstizio d'inverno).
http://it.wikipedia.org/wiki/Tramonto





Il tuo sorriso


Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l'aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.

Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l'acqua che d'improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d'argento che ti nasce.

Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d'aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.

Amor mio, nell'ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d'improvviso
vedi che il mio sangue macchia
le pietre della strada,
ridi, perché il tuo riso
sarà per le mie mani
come una spada fresca.

Vicino al mare, d'autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.

Riditela della notte,
del giorno, della luna,
riditela delle strade
contorte dell'isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l'aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei.


- Pablo Neruda