Ordinary, because I'm an ordinary, simple and common person like many others. Insanity, cause I'm a little bit "insane", in good terms. Sometimes foolish, other peculiar-freakish but well-disposed just like an "elf". LE STORIE DI ORDINARIA FOLLIA DI SALLY Ordinaria, perché sono una persona ordinaria, semplice, comune come tante altre. Follia, perché sono un pò folle, nel senso buono del termine. A volte dissennata, a volte determinata, a volte bizzarra ma benevola come un "folletto".
domenica 19 luglio 2009
PRIMA E DOPO
Dimenticavo questa foto!
La prima è stata scattata 5 anni fa da mio fratello Joe, alla pietra di Bismantova a Castelnovo nè Monti, la seconda me l'ha scattata Jo nello stesso luogo e io ho provato a rifare la stessa smorfia, anche se non è la stessa, ma rendo l'idea, o no?????
Jo and I
La mia amica Josephine del Bronx N.y. conosciuta su Facebook è arrivata sabato mattina dell'11 luglio alle 7 circa del mattino. L'inizio non è stato per niente male, lei mi ha riconosciuta anche se ero di spalle sulla piattaforma di fronte a lei. Mi chiama urlando il mio nome, io mi volto, ci facciamo dei gran segni di saluto con la mano, e lei mi raggiunge subito dopo. E' stato come vedere una vecchia amica, abbracci e baci, e io mi sono molto commossa.
Jo abita da tanti anni a Rutigliano (BA) e come me è un insegnante d'inglese. Abbiamo davvero tanto in comune oltre a questo!
Andiamo a fare colazione al bar della stazione, e stiamo li un bel pò a raccontarcela, come farebbe amiche che non si vedono da anni. L'esordio mi è piaciuta veramente tanto, e ci sentivamo proprio a nostro agio. Abbiamo capito subito che eravamo in perfetta sintonia, raccontandoci tutti i nostri fattacci cercando di recuperare il tempo perduto.
Jo è rimasta con noi fino a mercoledì pomeriggio tardi poi l'ho lasciata alla stazione alle 19 circa.
Sono state giornate intense, uscivamo quasi sempre, per negozi a fare shopping, anche se non comperavamo niente, un pò di turismo per castelli, e cose del genere. Ma quello che è stato importante era stingere amicizia, conoscersi meglio, confidarsi e buttare le basi per un amicizia solida e duratura.
Ringrazio Jo per avermi trovata, contattata e voluta come amica. Grazie a lei io ho una nuova grande amica!!!!!!
domenica 5 luglio 2009
A TE di Jovanotti
Di canzoni d'amore ne sono state scritte e cantate tante, ed ognuno di loro racchiude in se qualcosa che le fa sentire in qualche modo nostre.
A Te di Jovanotti
A te che sei l’unica al mondo
L’unica ragione per arrivare fino in fondo
Ad ogni mio respiro
Quando ti guardo
Dopo un giorno pieno di parole
Senza che tu mi dica niente
Tutto si fa chiaro
A te che mi hai trovato
All’ angolo coi pugni chiusi
Con le mie spalle contro il muro
Pronto a difendermi
Con gli occhi bassi
Stavo in fila
Con i disillusi
Tu mi hai raccolto come un gatto
E mi hai portato con te
A te io canto una canzone
Perché non ho altro
Niente di meglio da offrirti
Di tutto quello che ho
Prendi il mio tempo
E la magia
Che con un solo salto
Ci fa volare dentro all’aria
Come bollicine
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che sei il mio grande amore
Ed il mio amore grande
A te che hai preso la mia vita
E ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo
Senza misurarlo
A te che sei il mio amore grande
Ed il mio grande amore
A te che io
Ti ho visto piangere nella mia mano
Fragile che potevo ucciderti
Stringendoti un po’
E poi ti ho visto
Con la forza di un aeroplano
Prendere in mano la tua vita
E trascinarla in salvo
A te che mi hai insegnato i sogni
E l’arte dell’avventura
A te che credi nel coraggio
E anche nella paura
A te che sei la miglior cosa
Che mi sia successa
A te che cambi tutti i giorni
E resti sempre la stessa
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei sogni miei
A te che sei
Essenzialmente sei
Sostanza dei sogni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che non ti piaci mai
E sei una meraviglia
Le forze della natura si concentrano in te
Che sei una roccia sei una pianta sei un uragano
Sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano
A te che sei l’unica amica
Che io posso avere
L’unico amore che vorrei
Se io non ti avessi con me
a te che hai reso la mia vita bella da morire, che riesci a render la fatica un' immenso piacere,
a te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande,
a te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più,
a te che hai dato senso al tempo senza misurarlo,
a te che sei il mio amore grande ed il mio grande amore,
a te che sei, semplicemente sei, sostanza dei giorni miei, sostanza dei sogni miei...
e a te che sei, semplicemente sei, compagna dei giorni miei...sostanza dei sogni.
sabato 4 luglio 2009
FESTA DELL'INDIPENDENZA USA
Ho molti bei ricordi del 4 luglio della mia infanzia. Non è che nel nostro quartiere di Brooklyn succedesse qualcosa di particolare, ma il giorno prima a scuola, solitamente c'era la recita, i canti, festa e quant'altro.
Passavamo la giornata a guardare tutte le parate con le sfilate di tutti i tipi. Non ricordo di averne viste di persona per quelle occasioni, ma mio fratello ed io ci divertivamo lo stesso. Poi verso sera guardavamo i fuochi d'artificio in tv.
E' quello che in fondo succedeva nella maggior parte delle famiglie medie Americane, altre famiglie invece andavano in città, nel nostro caso a Manhattan, a godersi lo spettacolo in diretta, ma non ricordo mai una volta di averne sentito il bisogno, per noi era normale così.
Ci si divertiva davvero con poco una volta, senza neanche persare che ci stavamo accontentando, era sufficente non dover andare a scuola per un giorno, sapere di avere una giornata intera per divertirsi con gli amici.
Aprivamo spesso per il 4 di luglio gli idranti che c'erano sui marciapiedi per giocare con l'acqua, rinfrescarci, fare i gavettoni, ma guai se per caso passava di là la polizia! L'acqua degi idranti serviva per spegnere gli incendi, non andava sprecata per giocare!
Passava anche il gelataio col furgoncino d'estate, che aveva dei campanellini che suonavano per attirare i bambini. Spesso bisognava litigare con la mamma per avere qualche centesimo, ma solitamente la spuntavamo.Infine, qualche volta passava anche un camioncino che portava una giostra, e tutte le volte per potere avere i soldi che servivano per farci un giro dovevamo promettere a mamma un infinità di cose che avremmo fatto per lei in cambio....promettevamo eccome, ma non sempre mantenevamo quelle promesse.
In fondo era una tattica che lei usava per farci capire che non si ottiene niente per niente, era il suo modo per insegnarci a stare al mondo.
ALTRA BELLA CANZONE CHE PORTA IL MIO NOME!
Ringrazio il grande Fabrizio De Andrè
S A L L Y
Mia madre mi disse - Non devi giocare
con gli zingari nel bosco.
Mia madre mi disse - Non devi giocare
con gli zingari nel bosco.
Ma il bosco era scuro l'erba già verde
lì venne Sally con un tamburello
ma il bosco era scuro l'erba già alta
dite a mia madre che non tornerò.
Andai verso il mare senza barche per traversare
spesi cento lire per un pesciolino d'oro.
Andai verso il mare senza barche per traversare
spesi cento lire per un pesciolino cieco.
Gli montai sulla groppa sparii in un baleno
andate a dire a Sally che non tornerò.
Gli montai sulla groppa sparii in un momento
dite a mia madre che non tornerò.
Vicino alla città trovai Pilar del mare
con due gocce d'eroina s'addormentava il cuore.
Vicino alle roulottes trovai Pilar dei meli
bocca sporca di mirtilli un coltello in mezzo ai seni.
Mi svegliai sulla quercia l'assassino era fuggito
dite al pesciolino che non tornerò.
Mi guardai nello stagno l'assassino s'era già lavato
dite a mia madre che non tornerò.
Seduto sotto un ponte si annusava il re dei topi
sulla strada le sue bambole bruciavano copertoni.
Sdraiato sotto il ponte si adorava il re dei topi
sulla strada le sue bambole adescavano i signori.
Mi parlò sulla bocca mi donò un braccialetto
dite alla quercia che non tornerò.
Mi baciò sulla bocca mi propose il suo letto
dite a mia madre che non tornerò.
Mia madre mi disse - Non devi giocare
con gli zingari del bosco.
Ma il bosco era scuro l'erba già verde
lì venne Sally con un tamburello.
venerdì 3 luglio 2009
LO SPIRAGLIO
Quando meno te l'aspetti succede,
dietro l'angolo è lì che ti aspetta,lo spiraglio e ti dice:
hai bisogno di un pò di ossigeno?
Vuoi fare forse un break e ridere spensierata come una
ragazzina che ha tutta
la vita davanti e non ha nulla da perdere?
Vieni con me, ti prendo io per mano e ti farò stare bene.
Sarai quella ragazzina spensierata che hai sempre sognato di essere.
Non temere, non ti farò del male, non ci sono pericoli.
Lo spiraglio si allarga e diventa una luce.
Improvvisamente è tutto come dice Vasco:
Sono lontani quei turbamenti
perché la vita è un brivido che vola via
è tutto un equilibrio sopra la follia.
Si,le insane follie di Sally, proprio come il titolo dato a questo blog.
E qual'è il senso del vagare della Sally di Vasco?
E' poi uguale al senso di vuoto da riempire con cose nuove, di cui
ho parlato nella prima pagina?
Vivere davvero ogni momento con ogni suo turbamento
come se fosse l'ultimo.
Forse allora la vita non è stata tutta persa,
se la pensiamo come Vasco
Forse qualcosa si è salvato
Forse non è stato del tutto sbagliato
Forse era giusto così!
Sally cammina per strada leggera........... ormai è sera.
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