mercoledì 27 gennaio 2010

ASPETTANDO CHE ARRIVI L'ARCOBALENO



Eccoci qua con un' altra nevicata. Una volta mi piaceva tanto quando nevicava, perchè in fondo a me la neve piace, la vedo come simbolo di purezza, candore e pulizia; mi piaceva da piccola a Brooklyn, perchè lì nevicava tanto e non si andava a scuola, mi piaceva fino ad un paio di ani fa perchè non riuscendo a fare la salita di casa mia se non con le catene, non si andava a lavorare. Ma adesso le cose sono cambiate, adesso mi dà sui nervi perchè io VOGLIO andare a lavorare. Ci tengo molto alle mie lezioni d'ingese, e rimanere bloccati a casa perchè a volte sono sola e non riesco a montare le catene e poi a toglierle, per via dei problemi alla mia schiena, oppure per paura di affrontare la salita senza le catene, sta diventado qualcosa a cui io dovrò porre rimedio in qualch modo. Intendiamoci, l'inverno è iniziato solo da un mese, e qui da noi di solito dura anche fino ad aprile.
Intanto una delle mie piante grasse ha dato il suo primo fiore nonstante la neve e il freddo. E' talmente bella da sembrare finta, quasi di carta!Sembra dirmi: "A me che mi frega se c'è la neve, tu mi tieni in casa, al calduccio, ti prendi cura di me ed io ti premio facendoti vedere di cosa sono capace se tu mi ami!"
Lo so, detta così sembra una favoletta, ma la realtà è poi quella; se io l'avessi lasciata fuori, lei sarebbe morta congelata, perchè le piante grasse non tollerano il freddo. Quindi ritengo premiate le mi cure e la mia passione per le piante grasse.

Fonte
self-made; at Jasper National Park, Alberta, Canada (along Yellowhead Highway 16 between intersection to Malign Valley Road and intersection to Snaring River Campground, overlooking Colin Range in the south).

Autore
Wing-Chi Poon

Arriviamo ad un'altra delle mie passioni: gli arcobaleni.

Autore: Sally
Inseguo gli arcobaleni fin da piccolina, dopo un temporale correvo sempre fuori a vedere se ne spuntavaa una da qualche parte. Allora credevo alle favole e ho sempre amato i folletti, gli gnomi e le fate dei boschi, infatti ho una bella collezione di libri sull'argomento.
Ogni volta che mi è possibile le fotografo.
Autore:Fabrizio Patrone Fonte: Immagine propria Descr.:Arcobaleno a Cogoleto (Ge)

L' arcobaleno ha avuto un posto nelle leggende dovuto alla sua bellezza e alla difficoltà nello spiegare il fenomeno, anche dopo gli studi antichi e prima che Galileo studiasse le proprietà della luce.
L'arcobaleno è stato usato anche in contesti più contemporanei, come nella canzone "Over the Rainbow" o nel film musicale Il mago di Oz: http://www.youtube.com/watch?v=F0um0pHTAg

Nella Genesi 9:13, l'arcobaleno è un segno dell'unione tra Dio e l'umanità. Dopo che Noè sopravvive al diluvio universale nella storia dell'Arca di Noè Dio inviò un arcobaleno per promettere che non avrebbe mai più inviato un tale diluvio per distruggere la terra.

Nella
mitologia greca, si tratta di un sentiero fatto da un messaggero (Iris) tra terra e paradiso.
Il nascondiglio segreto del folletto (
leprechaun) Irlandese col suo pentolone pieno d'oro è generalmente alla fine di un arcobaleno.




Nella mitologia cinese, l'arcobaleno era una spaccatura nel cielo sigillata dalla dea Nüwa con pietre di sette colori differenti.
Nella
mitologia Hindù, l'arcobaleno è chiamato Indradhanush- l'arco di Indra, il dio del fulmine e del tuono.
Nella
mitologia norrena, un arcobaleno chiamato il ponte bifröst collega Ásgarðr e Miðgarðr, dimore di dei e umani, rispettivamente.

Quello che ovviamente mi affascinava di più di tutte queste era ed è ancora (ahimè!!) la storia del folletto Irlandese.

Il leprechaun, (La traduzione italiana è forzata per cui viene talvolta reso anche con gnomo irlandese o, più genericamente, folletto.o leprecano o lepricauno) è una sorta di gnomo tipico del folclore e della mitologia irlandese.

Nell'iconografia classica vengono rappresentati come uomini anziani, dediti alle burle e agli scherzi. Si dice che non possano scappare se li si guarda fissi, ma se ci si distrae svaniscono immediatamente
Sono spesso dipinti come creature innocue e schive, che vivono in solitudine in località sperdute, sebbene alcuni credano che vivano in compagnia di altri spiritelli. Il loro passatempo è costruire scarpe per il popolo delle fate e per se stessi.
Nonostante siano esseri sostanzialmente solitari, si ritiene che siano capaci di ottima conversazione.

Tra le credenze più diffuse c'è quella secondo cui, come gli gnomi, siano estremamente ricchi e che siano soliti occultare tesori in località nascoste, rivelate solo a coloro che riescono a catturare e interrogare il leprechaun con domande specifiche. Si dice che abbiano numerosi tesori seppelliti durante i periodi di guerra.
Se catturati, spesso acconsentono a rivelare l'ubicazione delle loro ricchezze, ma in seguito trovano il modo di confondere chi ha ottenuto questa informazione e salvare il proprio oro in extremis. All'occasione, infatti, sanno essere subdoli e scaltri, con una mente acuta: molti racconti presentano storie di eroi umani superati in arguzia da queste creature.
Alcune storie comuni sono: Un contadino (o un ragazzo) cattura un leprechaun e lo obbliga a rivelargli la posizione del tesoro nascosto. Il leprechaun gli assicura
che il tesoro è seppellito in un campo dietro una particolare pianta. Il contadino lega un nastro rosso alla pianta e strappa alla creatura la promessa che non toglierà il nastro, poi va a prendere un badile. Al suo ritorno, vede che ogni albero nel campo ha un nastro identico, rendendo impossibile il recupero del tesoro.
Una ragazza trova un leprechaun e ottiene di sapere dove si trova il tesoro. Lo prende in mano e si fa guidare sul posto, ma all'improvviso sente un rumore alle sue spalle. Il leprechaun le urla di scappare, perché è inseguita da un nugolo di vespe, ma appena la ragazza si volta, lo spiritello sparisce nel nulla.


In altre storie si dice che cavalchi i cani da pastore nella notte, lasciandoli stremati e sporchi la mattina dopo.

Io vi assicuro che se non avessi tanto da fare, scriverei pagine e pagine sugli arcobaleni e sulle storie legato ad essi, ma vi consiglio di guardare questo link se volete saperne di più, è un fenomeno davvero affascinante!

Il folletto è un personaggio fantastico della tradizione popolare che vive nelle fiabe e nelle leggende, identificato originariamente con un essere buffo e grottesco, veloce e sfuggente, piccolo e agile, ma anche con una creatura invisibile, un turbine di vento, un misterioso burlone che intreccia le criniere e i capelli. Abita in tane nei boschi di conifere o presso le case degli uomini, nei cortili e nei granai, esce quasi sempre solo di notte per divertirsi a fare dispetti alle bestie delle stalle e a scompigliare i capelli delle belle donne, a disordinare gli utensili agricoli e gli oggetti delle case e a molestare le persone povere di spirito.

Quelle storie sui folletti e sugli gnomi sentite e lette fin da piccola, mi sono dentro e per qualche motivo vogliono rimanere lì, è un mondo antico e affascinante, ma anche la spiegazione sul fenomeno arcobaleno lo è, ed io li ho sempre tenuti legati tra di loro.

2 commenti:

  1. Che bella la tua pianta grassa fiorita. Io sono affascinata dalle piante grasse, succulente ,cactus...tutto quel genere lì. Le ammiro e le rispetto perchè sono capaci di difendersi e ti mettono sull'avviso "attenzione a come mi maneggi"; poi, sotto sotto, sono anche morbide e, comunque, piene di vita. Ogni tanto sbaglio qualcosa nella loro cura e, improvvisamente muoiono...ci rimango sempre malissimo.Ne ho un buon numero anch'io, le adoro.

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  2. grazie è tutto molto bello
    Ma io che non ho salite amo ancora la nevecome da bambino, anche le piante grasse...
    ma soprattutto i folletti, le streghe, gli orchi eccc
    ho anche scritto un libro
    ti manderò un disegno su come vedo io i leprecauni

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